Omelia di don Mario Testa _ Solennità di Pentecoste – Messa della Vigilia 30-05-2020.mp3
Vangelo della Messa della Vigilia
Sgorgheranno fiumi di acqua viva.
Dal vangelo secondo Giovanni
Gv 7,37-39
Nell’ultimo giorno, il grande giorno della festa, Gesù, ritto in piedi, gridò: «Se qualcuno ha sete, venga a me, e beva chi crede in me. Come dice la Scrittura: dal suo grembo sgorgheranno fiumi di acqua viva».
Questo egli disse dello Spirito che avrebbero ricevuto i credenti in lui: infatti non vi era ancora lo Spirito, perché Gesù non era ancora stato glorificato.
Omelia di don Mario Testa Domenica di Pentecoste, Messa del gio… 31 maggio 2020.mp3
Vangelo della Messa del Giorno
Come il Padre ha mandato me anch’io mando voi.
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 20,19-23
La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati».
Ogni piccola creatura è riempita dal vento di Dio,
che semina santità nel cosmo:
santità della luce e del filo d’erba,
santità del bambino che nasce,
del giovane che ama,
dell’anziano che pensa.
L’umile santità del bosco e della pietra.
Una divina liturgia santifica l’universo.
La terza via della Pentecoste è data dalla seconda lettura.
Lo Spirito viene consacrando la diversità dei carismi:
bellezza, genialità, unicità proprie per ogni vita.
Lo Spirito vuole discepoli geniali, non banali ripetitori.
Ermes Maria Ronchi, su Avvenire: Pentecoste, un vento di santità nel cosmo >>>
La Pentecoste è il compimento della Pasqua. Di questo compimento la pagina evangelica odierna pone in luce una dimensione particolare che riguarda il rapporto tra lo Spirito santo e il corpo. Il Signore si fa presente ai discepoli la sera del giorno della resurrezione con il suo corpo ferito e con il suo soffio che dà vita: “Gesù disse ai discepoli: Pace a voi. Poi mostrò loro le mani e il costato, soffiò e disse loro, Ricevete lo Spirito santo: A chi perdonerete saranno rimessi i peccati” (cf. Gv 20,20-22). Il corpo crocifisso e risorto è per i discepoli memoria dell’amore vissuto fino alla fine per loro e lo Spirito è memoria delle parole di Cristo che si sintetizzano nel dare pace e nell’ispirare perdono.
Luciano Manicardi, monastero di Bose: Lo Spirito: pace e perdono >>>
Gesuiti Villapizzone, Milano ( http://www.gesuiti-villapizzone.it/sito/lectio/vangeli.html )
Se qualcuno ha sete, venga a me
Gesù si presenta come la Sapienza di Dio, il nuovo tempio, la roccia da cui scaturisce l’acqua viva promessa dai profeti. Tutto questo sarà chiaro solo dalla croce, dove comprenderemo il suo amore e riceveremo il suo Spirito. Allora nasceremo dall’alto e sapremo amare come siamoamati: avremo in noi stessi la sorgente dell’amore