Anonimo — Giovanni di Paolo – sec. XV – San Giovanni Battista si ritira nel deserto; Cristo incontra san Giovanni Battista nel deserto; San Giovanni Battista in prigione — insieme
Omelia di don Paolo Natta_ Mt. 11,2-11_Sabato 10_12_2022 >>>
Vangelo
Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 11,2-11
In quel tempo, Giovanni, che era in carcere, avendo sentito parlare delle opere del Cristo, per mezzo dei suoi discepoli mandò a dirgli: «Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?». Gesù rispose loro: «Andate e riferite a Giovanni ciò che udite e vedete: I ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciato il Vangelo. E beato è colui che non trova in me motivo di scandalo!».
Mentre quelli se ne andavano, Gesù si mise a parlare di Giovanni alle folle: «Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento? Allora, che cosa siete andati a vedere? Un uomo vestito con abiti di lusso? Ecco, quelli che vestono abiti di lusso stanno nei palazzi dei re! Ebbene, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, io vi dico, anzi, più che un profeta. Egli è colui del quale sta scritto: “Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero, davanti a te egli preparerà la tua via”.
In verità io vi dico: fra i nati da donna non è sorto alcuno più grande di Giovanni il Battista; ma il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui».
Parola del Signore.
Ermes Maria Ronchi, su Avvenire: L’annuncio del Battista: Quella nuova creazione che passa nelle storie di chi vive ai margini >>>
… Giovanni Battista, il più grande tra i nati di donna, non ha più le idee chiare. Lui, “più che un profeta”, dubita e chiede aiuto. Non so voi, ma io credo e dubito al tempo stesso; e Dio gode che io mi ponga e gli ponga delle domande. Non so voi, ma io credo e non credo, in duello, come il padre disperato del racconto di Marco, che ha un figlio che lo spirito butta nel fuoco e nell’acqua per ucciderlo, e confessa a Gesù: “io credo, ma tu aiutami perché non credo” ( Mc 9,23). E Gesù risponde in modo meraviglioso: non offre definizioni, pensieri, idee, teologia, neppure risponde con un “sì” o un “no”, prendere o lasciare. Racconta delle storie. C’era una volta un cieco… e nel paese vicino viveva uno zoppo dalla nascita. Racconta sei storie che hanno comunicato vita, così come era accaduto nei sei giorni della creazione, quando la vita fioriva in tutte le sue forme. Sei storie di nuova creazione.. ….
Luciano Manicardi, Monastero di Bose: Dinanzi a te io mando il mio messaggero >>>
L’annuncio della venuta del Signore; la difficile arte dell’attesa del Veniente; la gioia che Colui che viene suscita: questi i temi salienti della terza domenica di Avvento. Che affermano anche la non-evidenza della venuta del Signore. Nella prima lettura, l’annuncio isaiano della venuta liberatrice del Signore raggiunge i figli d’Israele in una situazione di “tristezza e pianto” (Is 35,10); nel vangelo, le opere che attestano che Gesù è il Messia, trascurano la “liberazione dei prigionieri” (Is 61,1; Lc 4,18) e sono riferite a Giovanni che si trova in prigione (cf. Mt 14,3-12); nella seconda lettura, la comunità cristiana è confrontata con l’annuncio di una venuta del Signore che chiede un atteggiamento di sopportazione e pazienza simile a quello dell’agricoltore, dei profeti (Gc 5,10), di Giobbe (Gc 5,11). L’agricoltore attende un frutto che dipende da piogge che possono anche non venire; i profeti hanno parlato in nome di Dio suscitando ostilità e rifiuto; Giobbe ha perseverato nei dolori, nel non-senso, facendo della sua attesa una lotta drammatica. Così, l’attesa del Signore si tinge della tinta della pazienza. ….
Gesuiti Villapizzone, Milano ( http://www.gesuiti-villapizzone.it/sito/lectio/vangeli.html)
Sei tu?
… Quindi, come si vede, Gesù viene a creare all’interno del
mondo una certa situazione di divisione. La sua carne, il suo
atteggiamento, la sua storia, la sua vicenda, il suo modo di vivere: o
lo rifiuti e allora rifiuti di essere figlio e rifiuti il Figlio e rifiuti i
fratelli, o lo accetti e diventi figlio. ….
Mt 11, 1-6