27 Febbraio 2022 – VIII Domenica del T.O.

Omelia di don Mario Testa, Santa Messa del 27 Febbraio ore 18.00 >>>

Omelia di don Mario Testa, Santa Messa del 26 Febbraio ore 18.00 >>>

Vangelo

La bocca esprime ciò che dal cuore sovrabbonda.

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 6,39-45

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli una parabola:
«Può forse un cieco guidare un altro cieco? Non cadranno tutti e due in un fosso? Un discepolo non è più del maestro; ma ognuno, che sia ben preparato, sarà come il suo maestro.
Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio? Come puoi dire al tuo fratello: “Fratello, lascia che tolga la pagliuzza che è nel tuo occhio”, mentre tu stesso non vedi la trave che è nel tuo occhio? Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello.
Non vi è albero buono che produca un frutto cattivo, né vi è d’altronde albero cattivo che produca un frutto buono. Ogni albero infatti si riconosce dal suo frutto: non si raccolgono fichi dagli spini, né si vendemmia uva da un rovo. L’uomo buono dal buon tesoro del suo cuore trae fuori il bene; l’uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori il male: la sua bocca infatti esprime ciò che dal cuore sovrabbonda».


Ermes Maria Ronchi, su Avvenire: Chi non ama vede solo il male attorno a sé >>>

Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio di tuo fratello? Notiamo la precisione del verbo: perché “guardi”, e non semplicemente “vedi”; perché osservi, fissi lo sguardo su pagliuzze, sciocchezze, piccole cose storte, scruti l’ombra anziché la luce di quell’occhio? Con una sorta di piacere maligno a ricercare ed evidenziare il punto debole dell’altro, a godere dei suoi difetti. Quasi a giustificare i tuoi. Un motivo c’è: chi non vuole bene a se stesso, vede solo male attorno a sé; chi non sta bene con sé, sta male anche con gli altri. Invece colui che è riconciliato con il suo profondo, guarda l’altro con benedizione. Con sguardo benedicente. Dio guardò e vide che tutto era cosa molto buona (Gen 1,31). Il Dio biblico è un Dio felice, che non solo vede il bene, ma lo emana, perché ha un cuore di luce e il suo occhio buono è come una lampada, dove si posa diffonde luce (Mt 6,22). Un occhio cattivo invece emana oscurità, moltiplica pagliuzze, diffonde amore per l’ombra. Alza una trave davanti al sole. …


Luciano Manicardi, monastero di Bose: Vedi come parli >>>

L’odierna pagina evangelica (Lc 6,39-45) contiene parole di Gesù rivolte ai suoi discepoli: i destinatari del suo parlare sono ancora i “voi che ascoltate” di Lc 6,27. Luca riunisce qui detti e parole di Gesù che nel vangelo secondo Matteo hanno collocazioni diverse e rivestono anche significati differenti. Il detto proverbiale riguardante i ciechi che guidano altri ciechi lo troviamo in Mt 15,14 riferito ai farisei (cf. Mt 15,12-14). In Luca (6,39) il discorso si rivolge all’interno della comunità cristiana. Il detto sul discepolo e il suo maestro si trova anche in Matteo, ma inserito all’interno del discorso missionario (Mt 10,24-25) e riflette l’idea giudaica che un discepolo non è chiamato a “superare” il maestro, ma ad assomigliargli attraverso l’acquisizione dell’insegnamento da lui trasmesso. In Luca (6,40), la sottolineatura sulla necessaria “formazione” del discepolo apre uno spiraglio sulla vita di una comunità cristiana all’epoca dell’evangelista Luca e sull’attività catechetica che vi si svolgeva. …


Gesuiti Villapizzone, Milano ( http://www.gesuiti-villapizzone.it/sito/lectio/vangeli.html

Diventate misericordiosi come il Padre vostro
Gesù ci propone di diventare ciò che siamo: figli di Dio, nostro
Padre. La sua qualità fondamentale è quella di essere
misericordioso (= uterino) come la madre, che sempre accoglie
i suoi figli. Leggo con cura ogni parola: è l’autobiografia di
Gesù: dice ciò che lui fa per me, perché anch’io possa farlo con
gli altri. I vv. 27-35 parlano dell’amore per i nemici.

 

Lc 6,27-35  

 

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