9 Luglio 2023 – XIV DOMENICA DEL T.O. – Anno A

Omelia don Mario TESTA >>>

Vangelo

Io sono mite e umile di cuore.

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 11,25-30

In quel tempo Gesù disse:
«Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.
Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».

Parola del Signore.


Ermes Maria Ronchi, su Avvenire: Nel cuore di Dio l’alfabeto della vita >>>

… «Ti rendo lode, Padre, perché hai rivelato queste cose ai piccoli». Il Vangelo registra uno di quegli slanci improvvisi che accendevano di stupore le parole di Gesù: i piccoli, i bambini, le donne, i poveri lo capiscono subito. In tutta la Bibbia l’economia della piccolezza esce diretta del cuore di Dio e attraversa come uno spartiacque la nostra storia: Dio scommette su coloro sui quali il mondo non scommette.…


Luciano Manicardi, Monastero di Bose: Mitezza è libertà dalla paura >>>

…La prima lettura (Zc 9,9-10) presenta una figura messianica connotata dalla ‘anawah, che è piccolezza e umiltà. Il re di cui parla Zaccaria è un curvato, un obbediente; secondo la versione greca dei LXX è un mite (praýs), come Gesù nel testo evangelico (Mt 11,25-30). E tanto nel re di Zaccaria quanto nel Messia Gesù, la connotazione di umiltà e mitezza non si esaurisce sul piano morale, ma è elemento rivelativo dell’essere e dell’agire di Dio. Matteo presenta Gesù come figura di rivelazione e di iniziazione alla rivelazione: mentre, con la sua umiltà e mitezza, rivela l’umiltà e la mitezza di Dio, Gesù si propone anche come fonte di umiltà e mitezza per i suoi discepoli…..


Gesuiti Vilpizzone, Milano ( http://www.gesuiti-villapizzone.it/sito/lectio/vangeli.html)

TI BENEDICO PADRE

tutto il capitolo 11° è un capitolo di crisi, dove si pone l’umanità di Gesù che realizza il
discorso del monte, realizza l’umanità del povero, dell’afflitto, del
puro di cuore, di colui che realizza il Regno di Dio proprio in queste
condizioni e questa situazione di Gesù nella sua umanità è lo
scandalo, l’inciampo, il giudizio. Accogliere questo è accogliere la
salvezza, non accoglierlo è la perdizione come abbiamo visto la volta
scorsa. E se la volta scorsa abbiamo visto il lamento di Gesù che fa il
lutto per chi non lo accoglie, questa sera vediamo la danza di gioia
di Gesù per chi accoglie la sua rivelazione. ….

 

Mt. 11, 25- 27 

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